- "Connubio mortale"

Il giorno stabilito per l'intervento, un'infermiera li precede
nella sala d'aspetto e, senza dire una parola, li fa
accomodare.            
Bruna osserva attorno a sé l'arredamento
essenziale e le mura bianche...

                                                                                         


 <<Devo andare in bagno!>> oppressa dall'ansia, si leva dalla sedia. Rocco annuisce senza distogliere lo sguardo dalla lettura del giornale.

Entrando frettolosamente nella toilette, ella vede di colpo la sua immagine riflessa nei numerosi specchi tutt'intorno alle pareti... Stordita dalle esalazioni acri dell'alcool e abbagliata dagli sfavillanti fari delle specchiere vede, ovunque si volti, decine di sé che l'additano e la deridono fragorosamente; per sfuggire a quelle visioni ossessive si volta intorno e rotea, sempre più velocemente, finché cade a terra. Ora il silenzio ha soppresso ogni eco e, come un giudice inclemente, aspetta di sentire la sua difesa...

Si rialza allora lentamente e, in lacrime, osserva la sua immagine sfiorita e colpevole… <<Cosa sto facendo? Sto uccidendo...?>> sussurra confusa, sfiorando con le mani il volto congestionato dal pianto <<…il mio bambino tra un pò mi sarà estirpato e il mio ventre, caldo e sicuro, si trasformerà per lui in un’inesorabile bara>> poggia le mani sull'addome fissando, sdoppiata e confusa dalle lacrime, la sua lieve prominenza <<…ma io ti sento!! Tu ci sei...! Povera creatura mia che non nascerà mai; quanta gente ha desiderato la tua morte prima della tua nascita e tu, là dentro, sai tutto.

Aspetti, indifeso ed inerte, che il tuo terribile destino si compia ed io, che dovrei proteggerti, lascio che tutto questo accada. Oh... che madre snaturata! Dovevo scegliere tra te e tuo padre e ho scelto lui illudendomi, forse, che possa darmi più di te e pensando, io stessa, di essere meglio di lui. Ti sto tradendo figlio mio! Tu hai fiducia in me ed io ti sto consegnando nelle mani dei tuoi carnefici e già sento, che un giorno, il mio destino sarà uguale al tuo>> tace confusa...

<<Ma forse... posso ancora salvarti>> apre la porta di scatto per fuggire. <<Bruna! Come mai tutto questo tempo?>> Rocco la afferra per il braccio...